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13 ore di 60 minuti Docenti: P. De Marco, A. Di Branco, O. Gambardella, M. Melis, M. Giancola, M. Gangemi, C. Loss – Osteopati D.O.
COLONNA VERTEBRALE OBIETTIVI GENERALI: lo studente acquisirà le conoscenze inerenti l'anatomia, la fisiologia articolare della colonna vertebrale, la valutazione e le relative disfunzioni osteopatiche, familiarizzando con i i vari distretti in una visione funzionale complessa, non isolata dal contesto generale dell'individuo. OBIETTIVI SPECIFICI: lo studente acquisirà le competenze per valutare l'integrità muscolare ed il micromovimento articolare della colonna vertebrale, sempre nel rispetto di una visione globale dell'individuo.
Sviluppo del programma:
Rachide cervicale inferiore e superiore : (la programmazione viene completata tra 3°, 4° e 5° anno).
• Continuazione della programmazione e training su test di mobilità e tecniche TEM e HVLA per il rachide cervicale inferiore. • Tecniche mento perno per la giunzione cervico-dorsale. • Anatomia e fisiologia del rachide cervicale superiore: atlante ed occipite • Particolarità della fisiologia secondo Fryette per questa regione cervicale. • Implicazioni posturali e vascolo-nervose della regione cranio-cervicale. • Valutazione differenziale e test di esclusione. • Palpazione reperi e valutazione della regione cranio-cervicale dalla posizione ortostatica, seduta e supina. • Test di mobilità dalla posizione seduta e supina per l'occipite. • Test di mobilità dalla posizione seduta e supina per l'atlante. • Tecniche TEM dalla posizione supina per l'occipite e l'atlante. • Gesttione del paziente nella preparazione delle tecniche HVLA per la regione occipite-atlante-epistrofeo. • Tecniche HVLA dalla posizione supina per l'atlante e l'epistrofeo. • Decompressione Cranio-cervicale e traslazione occipitale.
Tecniche speciali sulla colonna vertebrale.
Tecniche a leva corta. OBIETTIVI GENERALI: presentazione di tecniche con componenti multiple che mirano alla conservazione e a ridurre al minimo gli effetti collaterali per il paziente, che potrà così continuare a beneficiare degli effetti della tecnica osteopatica senza particolare disagio. OBIETTIVI SPECIFICI: il professionista cauto potrà approcciarsi con sicurezza, integrando quanto qui esposto nel suo bagaglio terapeutico. Si applicheranno le forze in direzioni ben precise, introducendo prima dell’impulso finale una o più componenti che possano ridurre la necessità di serrare eccessivamente l’articolazione evitando inutili stress ai tessuti della capsula.
Sviluppo del programma (Lo sviluppo della programmazione continua al 5° anno) • concetti base approccio strutturale a leva corta. • focussing, leva primaria,leva secondaria , body drop e barriera artificiale. • applicatore, stabilizzatore, set up paziente ed operatore. • differenza tra fissazione articolare e disfunzione osteopatica classica. • modello diagnostico qualitativo e quantitativo. • rachide lombare: diagnosi, impulso in rotazione, impulso in side bending, approccio differenziato alle giunzioni lombo-sacrale e dorso-lombare. • tecnica hvla chiropratica, tecniche sui soft tissues. • Articolazione sacro iliaca: diagnosi, test chiropratico DPLC, concetto anglosassone della disfunzione iliaca e sacrale. Prerequisiti: conoscenza dell' anatomia e della fisiologia muscolare ed articolare della regione cervicale inferiore e supariore. Torna indietro
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